mercoledì 18 aprile 2012

il jukeox

Questa macchina era il ben noto jukebox (o juke-box), diffuso sin dagli anni '40 in parallelo al nuovo formato di disco microsolco singolo, il 45 giri da 7", in grado di contenere una canzone per lato. Il juke-box era un apparecchio elettro-meccanico, che conteneva alcune decine di 45 giri (fino a 200) su un supporto circolare a carosello; un braccio meccanico estraeva il disco selezionato e un sistema a codice consentiva di selezionare e pagare la canzone. Il tutto era inserito in un mobile di discrete dimensioni (almeno 1,5 mt di altezza) che consentiva per ciò stesso una discreta qualità del suono, grazie alla possibilità di poter contenere un altoparlante per i bassi (woofer) di diametro appropriato (25-30 cm), o una coppia di essi, in una cassa armonica sufficientemente capiente. D'altra parte la qualità del suono era necessaria per sonorizzare locali relativamente ampi, tipicamente bar e simili.
(A lato: un jukebox Seeburg D160 del 1962)Nei suoi anni d'oro il jukebox è stato punto di attrazione per i giovani e oggetto di invidia e di scandalo per i benpensanti, simbolo e anticipazione di un'era nuova che doveva arrivare. Una celebrazione di questo ruolo del juke-box si trova nel finale del classico film di John Huston del 1950 Giungla d'asfalto (Asphalt Jungle), un giallo molto cupo con Sterling Hayden, Louis Calhern e Marylin Monroe, nel quale la mente della rapina, il professore tedesco "Doc" Erwin Riedenschneider perde minuti preziosi e si fa catturare, per il solo piacere di pagare a una ragazza incontrata in un bar un "giro" di jukebox e guardarla ballare.

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